Alias Domenica
Le passeggiate interstellari del dadaista sconsolato
Riscoperte nell'arte: Jean Crotti Svizzero di Bulle, nel 1915, a New York, è folgorato da Duchamp, di cui sposerà la sorella Suzanne. Dissuaso per sempre dal ripetere se stesso, si avvia così al «fallimento». Orfica la base del suo linguaggio, lo spirito dada al servizio del «mistero» divino
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Riscoperte nell'arte: Jean Crotti Svizzero di Bulle, nel 1915, a New York, è folgorato da Duchamp, di cui sposerà la sorella Suzanne. Dissuaso per sempre dal ripetere se stesso, si avvia così al «fallimento». Orfica la base del suo linguaggio, lo spirito dada al servizio del «mistero» divino
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 24 ottobre 2021Edizione 24.10.2021
Jean Crotti, “Autoportrait”, ca. 1935, collezione privata Jean Crotti, “Portrait sur mesure” di Marcel Duchamp, 1915 (distrutto o perduto), foto d’epoca, New York, MoMA Destinatario di una celebre lettera in cui Marcel Duchamp, suo cognato, gli spiega lucidamente perché non debba angustiarsi del suo insuccesso, Jean Crotti resta forse, fra i ‘maggiori’ estensivamente intesi, la figura più negletta delle avanguardie storiche, e persino di Dada, suo mondo di riferimento. Nel 1915, a New York, fu folgorato appunto da Duchamp, già conosciuto a Parigi, e con il quale decise di condividere lo studio nel Lincoln Arcade. Questa la sua...