Lavoro
Le piazze degli schiavi
Dentro la crisi Nelle campagne pontine lavorano 25 mila sikh provenienti dal Punjab. Nel casertano migliaia di africani e rumeni ogni notte contrattano il lavoro con i caporali. E i salari diminuiscono
A boy eats cotton candy while taking part in the annual Vaisakhi Parade in Vancouver, British Columbia April 13, 2013. The Vancouver Vaisakhi Parade marks the birth of the Sikh religion and is the oldest in North America, according to local media. REUTERS/Andy Clark (CANADA - Tags: SOCIETY RELIGION)
– Reuters
Dentro la crisi Nelle campagne pontine lavorano 25 mila sikh provenienti dal Punjab. Nel casertano migliaia di africani e rumeni ogni notte contrattano il lavoro con i caporali. E i salari diminuiscono
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 6 maggio 2013
Nella loro freddezza, i numeri possono fornire un adeguato contesto ma non riescono a spiegare tutto. Non riescono a descrivere, ad esempio, come si sente un indiano del Punjab quando si sveglia all’alba per andare a raccogliere zucchine o cocomeri in una campagna per lui straniera, o cosa prova quando il padrone non rispetta i patti e tarda a pagargli il salario. Ci dicono però che, nei periodi di punta, tra Borgo Sabotino e Borgo Grappa lavorano nelle terre non desertificate dall’espansione industriale fino a 25 mila immigrati, il che fa di questo pezzo di Basso Lazio una “piccola India”...