Lavoro

Le «politiche attive» che non smuovono lo stagno

La notizia dell’avvio dei lavori della nuova Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro prova a smarcare il governo dalla responsabilità di un’economia stagnante. La risposta, ancora una volta, è […]

Pubblicato più di 8 anni fa
La notizia dell’avvio dei lavori della nuova Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro prova a smarcare il governo dalla responsabilità di un’economia stagnante. La risposta, ancora una volta, è basata esclusivamente sulle politiche dal lato dell’offerta (di lavoro) e ignora il dato più rilevante: l’occupazione non cresce perché non si crea lavoro. Stando alle informazioni emerse fin dai tempi dell’approvazione del Jobs Act e ad oggi confermate, fulcro delle nuove politiche attive sarà il cosiddetto assegno di ricollocazione, o più infelicemente un voucher, da spendere in formazione o riqualificazione. Tanto più lontano il disoccupato è dalla probabilità di trovare...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi