Europa
Le potenti scosse che hanno minato il «miracolo» della pace
Irlanda del Nord Il conflitto non è religioso. Tuttavia, tra i suoi simboli, la resurrezione e la Pasqua sono cruciali. Con il censimento del 2021 i cattolici sono maggiornaza; nel voto del 2022 ha vinto lo Sinn Féin ma non c’è ancora il governo; la Brexit ha aperto il nodo dei confini doganali. E resta la violenza
10 aprile 1998, Tony Blair (Gb), George Mitchell (Usa) e Bertie Ahern (Irlanda) firmano il Good Friday Agreement – Ap
Irlanda del Nord Il conflitto non è religioso. Tuttavia, tra i suoi simboli, la resurrezione e la Pasqua sono cruciali. Con il censimento del 2021 i cattolici sono maggiornaza; nel voto del 2022 ha vinto lo Sinn Féin ma non c’è ancora il governo; la Brexit ha aperto il nodo dei confini doganali. E resta la violenza
Pubblicato più di un anno faEdizione del 11 aprile 2023
«Era la domenica di Pasqua, il giorno prima dell’insurrezione, e nelle chiese si alzava il grido gioioso “Dio è risorto”. L’indomani, invece, per le strade si diceva “L’Irlanda è insorta”». Sono parole di James Stephens: non il grande rivoluzionario irlandese omonimo dell’Ottocento, ma lo scrittore, quello a cui James Joyce voleva affidare il compito di concludere il Finnegans Wake, qualora non fosse stato più in grado di completarlo. La scelta ricadde su di lui soltanto perché erano nati lo stesso giorno, lo stesso anno, e nella stessa città. Tutta superstizione nel suo caso, ma anche lascito di una religione abbandonata....