Cultura
Le promesse mancate della doppia elica
Biotecnologie Le tecnologie della vita sono state indicate come l’ultima frontiera dell’economia. Hilary Rose e Steven Rose hanno analizzato in «Gene, cellule e cervelli» come questa lieta novella si è trasformata in un incubo. Melinda Cooper le ha invece indicate nella «Vita come plusvalore» come un pilastro della logica culturale del capitalismo
Immagine tratta da American Showcase
Biotecnologie Le tecnologie della vita sono state indicate come l’ultima frontiera dell’economia. Hilary Rose e Steven Rose hanno analizzato in «Gene, cellule e cervelli» come questa lieta novella si è trasformata in un incubo. Melinda Cooper le ha invece indicate nella «Vita come plusvalore» come un pilastro della logica culturale del capitalismo
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 30 ottobre 2013
La cura miracolosa del capitalismo in crisi si chiama biotecnologie. A supporto dei benefici che può arrecare questo corpus tecnico-scientifico vanno annoverate anche le neuroscienze, a patto però che quest’ultime compiano il grande passo dalla ricerca di base a quella applicata. Così, dopo l’esaurirsi della spinta propulsiva della «rivoluzione del silicio», la nuova frontiera del capitalismo ha a che fare con le tecnologie della vita e con il «grande arcano» del cervello. È questa la novella che viene recitata per diradare la densa foschia della crisi globale del capitalismo, evocando la mappatura del Dna e la breve e intensa stagione...