Cultura

Le radici «istintive» della Resistenza nei quartieri di periferia

Le radici «istintive» della Resistenza nei quartieri di periferiaUna scena del film "Le quattro giornate di Napoli" diretto nel 1962 da Nanni Loy

Indagini Massimo Congiu, «Quattro Giornate di Napoli», edito da 4 Punte edizioni

Pubblicato 9 mesi faEdizione del 12 febbraio 2024
Se Napoli non fu ridotta a «fango e cenere», come ordinò il Führer dopo lo sbarco degli Alleati a Salerno, si deve all’insurrezione delle Quattro giornate tra il 27 e il 30 settembre del ’43 nella prima grande città a liberarsi da sola prima ancora che il Cln si organizzasse. IN 76 ORE di combattimenti sarebbero morti 170 partigiani e 150 cittadini inermi ma dai registri del Cimitero di Poggioreale risulterebbero 562 morti. Comunque fu un evento drammatico ed epico, fondativo di un immaginario e un’identità. A raccontarlo, tra gli altri, Curzio Malaparte nel ’49 e il celebre film del...

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