Internazionale
Le ragazze dell’Intifada, smalto alle unghie e pietre nelle mani
Palestina La "generazione Oslo", da sempre considerata frivola e poco politicizzata, ora guida le piazze lontano dai partiti. E le giovani sono in prima fila, come le madri prima di loro
Ragazze durante gli scontri in Cisgiordania – Reuters
Palestina La "generazione Oslo", da sempre considerata frivola e poco politicizzata, ora guida le piazze lontano dai partiti. E le giovani sono in prima fila, come le madri prima di loro
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 15 ottobre 2015
Chiara CruciatiBETLEMME
«Seguiamo l’esempio delle donne prima di noi, hanno sempre preso parte a manifestazioni e scontri. Portiamo le pietre ai ragazzi, blocchiamo le jeep dei soldati con quelle più grosse, distribuiamo l’acqua, li aiutiamo quando respirano i lacrimogeni». A. B. ha 20 anni e da due settimane scende in strada per confrontare l’esercito israeliano lungo il muro di Betlemme. Smalto alle dita, smartphone, jeans attillati. E pietre in mano. Ieri mattina erano tantissime, di tutte le età, in marcia dietro il feretro di Moataz Zawahre, 27enne del campo profughi di Dheisheh, ucciso dall’esercito israeliano martedì sera. Vicino al Fronte Popolare, è...