Alias Domenica

Le ragazze sporche e l’ingratitudine di Penolope

Le ragazze sporche e l’ingratitudine di PenolopePenelope (Megan Follows) e le sue ancelle in "The Penelopiad" di Margaret Atwood, Nightwood Theatre di Toronto, 2012, foto Robert Popkin

Letteratura canadese Con Il canto di Penelope, edito da Ponte alle Grazie, Margaret Atwood recupera l’episodio omerico delle dodici ancelle «traditrici» messe a morte da Ulisse: e ne rovescia, o complica, il significato

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 13 gennaio 2019
Sceglie i prati di asfodelo dell’oltretomba, Margaret Atwood, come fondale del suo Il canto di Penelope (Ponte alle Grazie, pp. 153, euro 13,50) per dare (e sottrarre) corpo alle parole della scaltra (più che bella) moglie di Odisseo, consegnata alla storia per la granitica fedeltà al marito, sbattuto per mari e condannato ad assaporare i piaceri di altri letti prima di poter riposare in quello legittimo, in patria. Il suolo patrio, appunto: quella madreterra ora declinata al maschile che fagocita il preellenico mondo matriarcale a cui Atwood dà voce, attingendone la differente versione dai Miti greci di Robert Graves, nel...

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