Cultura
Le ragioni della condivisione
Tempi presenti Condannate come esperienze arcaiche, le pratiche sociali «benicomuniste» sfuggono alla forme della politica moderna senza rinunciare alla scommessa di poter produrre nuove e innovative istituzioni. Un intervento sul festival internazionale dedicato a questo tema che si terrà a luglio in Piemonte
Un’immagine di Gilbert Garcin
Tempi presenti Condannate come esperienze arcaiche, le pratiche sociali «benicomuniste» sfuggono alla forme della politica moderna senza rinunciare alla scommessa di poter produrre nuove e innovative istituzioni. Un intervento sul festival internazionale dedicato a questo tema che si terrà a luglio in Piemonte
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 5 giugno 2015
Far riemergere il «comune» dalla doppia damnatio memoriae della storia è operazione culturale e politica di grande rilevanza e forte potenziale trasformativo. I commons sono stati schiacciati all’epoca delle enclosures e dell’accumulazione primitiva dalla grande tenaglia della modernità giuridica e politica. La storia, scritta dai vincitori, li ha resi oggetto di dileggio, tacciandoli di nostalgia, di oscurantismo di incapacità di innovazione. La stessa locuzione «luogo comune» indica banalità e ripetitività. Il comunismo mai realizzato ma solo promesso dall’esperienza socialista di Stato ha dato il colpo di grazia al prestigio del comune. Il saggio «La tragedia dei beni comuni» del biologo...