Cultura
Le reticenze narrative e i ricordi in una «casa di Trastevere»
Scaffale L'autobiografia di Massimo Ilardi per manifestolibri. Oggi, alle 17, l’autore incontrerà il pubblico al teatro Argot di Roma per sventare ogni tentazione «nostalgica»
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Scaffale L'autobiografia di Massimo Ilardi per manifestolibri. Oggi, alle 17, l’autore incontrerà il pubblico al teatro Argot di Roma per sventare ogni tentazione «nostalgica»
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 10 aprile 2014
Chiunque si soffermasse al solo titolo del nuovo libro di Massimo Ilardi, La casa di Trastevere (manifestolibri, 14 euro) non potrebbe fare a meno di chiedersi se l’autore è la stessa persona che ha «incontrato» nella lettura di suoi precedenti – e ben differenti – libri. Perché Ilardi ha conosciuto diversi anni fa un certo successo con la critica feroce delle categorie fondative della modernità, come: nazione, paese, appartenenza, identità, ideologia, partito, famiglia, memoria. Tutto, meno che un apologo del passato, e dunque della memoria (come il titolo farebbe erroneamente pensare). Anzi l’eresia dell’autore è sempre consistita proprio nel vedere...