Sono passati 28 anni dalla pubblicazione di “Le due destre” di Marco Revelli e il problema della sinistra italiana, ma non solo, é sempre lo stesso: l’assenza di una vera sinistra o meglio l’esistenza di una finta sinistra praticamente indistinguibile da una destra liberista, tecnocratica e sempre più fascista (chi parla di destra sociale per me é un visionario). Quella che abbiamo, come giustamente sottolinea Emiliano Brancaccio, é una “sinistra spread”, da altri definita ztl, completamente asservita alle logiche dell’austeritá e dei conseguenti tagli alla spesa pubblica. Ma le anomalie della finta sinistra non finiscono qui e non sono limitate al solo ambito strettamente economico.