Alias
Le rovine imprevedibili
Intervista Un incontro con l'austriaco Alfred Seiland per il progetto «Imperium Romanum. Fotografie 2005 -2020», cuore della IV edizione di Brescia Photo Festival
Alfred Seiland, Tadmor, Palmira, Siria, 2011
Intervista Un incontro con l'austriaco Alfred Seiland per il progetto «Imperium Romanum. Fotografie 2005 -2020», cuore della IV edizione di Brescia Photo Festival
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 31 luglio 2021
Manuela De LeonardisBRESCIA
Anche nel buio illuminato dai bagliori dei neon, all’interno dei musei e perfino dove si consuma la finzione, le vestigia della romanità vibrano di luce propria. Un tema a cui il fotografo Alfred Seiland (St. Michael, Austria 1952) ha dedicato il progetto Imperium Romanum. Fotografie 2005 -2020, cuore della IV edizione di Brescia Photo Festival (fino al 17 ottobre). Nel 2019 Seiland ha fotografato la nota statua bronzea della metà del I sec. D.c. della Vittoria Alata, rinvenuta nel 1826 nell’antica Brixia, durante le fasi del restauro, coricata su un giaciglio di gommapiuma verde e magenta all’Opificio delle Pietre Dure...