Cultura
Le rovine secondo Koudelka
Fotografia Il reporter ceco si dedicò a lungo a immortalare paesaggi privi di presenze umane e pieni di memorie antiche. Anticipiamo un estratto della conferenza che l'archeologo e docente Marcello Barbanera terrà a Palazzo Altemps mercoledì alle 18
Josef Koudelka, Villa dei Quintili, 2000
Fotografia Il reporter ceco si dedicò a lungo a immortalare paesaggi privi di presenze umane e pieni di memorie antiche. Anticipiamo un estratto della conferenza che l'archeologo e docente Marcello Barbanera terrà a Palazzo Altemps mercoledì alle 18
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 27 maggio 2014
L’estetica delle rovine ha subito molteplici metamorfosi. All’inizio dell’Ottocento, però, è investita da una trasformazione profonda, che d’ora in poi influenzerà la concezione delle rovine nell’epoca moderna. La visionarietà dovette far posto alla scienza. Le nuove rovine create dagli scavi archeologici divengono soggetto di campagne fotografiche a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Fotografi professionisti ritraggono l’Acropoli di Atene per rispondere alla crescente domanda di immagini convenzionali dell’antichità classica. Delle numerose rovine greche, solo alcune si trasformarono in soggetto di fotografie e vennero riprodotte secondo un canone stabilito che determinava la scelta e l’inquadratura, l’angolo, la scala cromatica e così via....