Alias Domenica
Le scintille del supplizio: Soutine
A New York, Jewish Museum, Chaïm Soutine "Flesh" I buoi squartati e i polli appesi, due straordinari cicli degli anni venti, fanno da perno a una mostra che seleziona al meglio il furore del pittore bielorusso emigrato a Parigi
Chaïm Soutine, "Carcasse de bœuf", circa 1925 , Buffallo, New York, Albright-Knox Art Gallery
A New York, Jewish Museum, Chaïm Soutine "Flesh" I buoi squartati e i polli appesi, due straordinari cicli degli anni venti, fanno da perno a una mostra che seleziona al meglio il furore del pittore bielorusso emigrato a Parigi
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 29 luglio 2018
Giuseppe FrangiNEW YORK
Di Chaïm Soutine si racconta questo aneddoto, relativo agli anni in cui ancora viveva a Smilovitchi, il suo paese natale in Bielorussia: aveva una tale attrazione per il disegno che un giorno non si trattenne dal fare il ritratto a un rabbino. Orgoglioso per la riuscita lo mostrò in giro. Ma finì male. Il figlio del rabbino, che era il macellaio del paese, lo chiamò nel retrobottega dove teneva le carni appese e gliene diede di santa ragione. C’è molto del destino di Soutine in questo episodio: facendo ricorso a un neologismo coniato da un personaggio a lui tanto affine,...