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Le scoperte di questo Primo Maggio
Pandemia Quanto c’è oggi di più pericoloso è l’idea che allontanato il virus si possa ricominciare come prima. Dovrà cambiare la produzione e quindi il lavoro. Qualcosa di così difficile che potrebbe portare a una drammatica disoccupazione. Il tempo che ci attende riproporrà uno scontro di classe di una durezza che forse non abbiamo ancora mai sperimentato
La copertina dello speciale del manifesto del 29 aprile 2020
Pandemia Quanto c’è oggi di più pericoloso è l’idea che allontanato il virus si possa ricominciare come prima. Dovrà cambiare la produzione e quindi il lavoro. Qualcosa di così difficile che potrebbe portare a una drammatica disoccupazione. Il tempo che ci attende riproporrà uno scontro di classe di una durezza che forse non abbiamo ancora mai sperimentato
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 1 maggio 2020
Qualcuno mi ha accusato di esser amica del corona virus. Non è vero e spero mi crediate sulla parola. E però è chiaro che la sua comparsa, in sé drammatica, è anche una grande occasione. Innanzitutto per ripensare il lavoro. Questo 1° Maggio ha le sue piazze per la prima volta da 30 anni vuote. È un’immagine così struggente che sta spingendo tutti a vivere questa giornata in modo diverso dal solito. Mi ha colpito l’intervista al manifesto di chi al lavoro è costretto a pensarci ogni momento della sua giornata, Maurizio Landini: è la prima volta, così mi pare,...