Economia
Le scorie nucleari in un unico deposito. Ma è giallo sul sito
Ambiente Sogin: già smantellato il 30% delle centrali italiane, ora serve il nulla osta del (nuovo) governo. E poi via al confronto con le comunità locali. L’ad Luca Desiata: «Rischi bassissimi e alti benefici». Alla Itrec di Rotondella, nel materano, sequestrate vasche e condotte: sverserebbero sostanze cancerogene nello Jonio
Operazioni di bonifica al deposito Cemerad di Statte, nel tarantino
Ambiente Sogin: già smantellato il 30% delle centrali italiane, ora serve il nulla osta del (nuovo) governo. E poi via al confronto con le comunità locali. L’ad Luca Desiata: «Rischi bassissimi e alti benefici». Alla Itrec di Rotondella, nel materano, sequestrate vasche e condotte: sverserebbero sostanze cancerogene nello Jonio
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 20 aprile 2018
Il futuro Deposito nazionale delle scorie nucleari dovrebbe cominciare a funzionare a partire dal 2025 ma si deve ancora individuare il sito dove costruirlo: lì verranno stipati e conservati, protetti da bunker isolanti in cemento, i rifiuti radioattivi provenienti dalle centrali nucleari che la società pubblica Sogin sta smantellando in un processo detto di demissioning. Presentando i risultati 2017 e gli obiettivi per il 2018, l’ad Luca Desiata ieri ha spiegato che la bonifica dei siti italiani è arrivata attualmente a quasi il 30%, con l’investimento della metà della cifra prevista (3,6 miliardi di euro su 7,2). IL RUOLINO DI...