Internazionale
Le scuse degli Usa allo «sleale» alleato
Afghanistan Dopo l’ultimo raid Nato nell’Helmand, vittima un bambino, Karzai aveva puntato i piedi sull’Accordo per la permanenza delle truppe americane fino al 2024. E oggi a Kabul arriva il premier pakistano Sharif, uomo chiave nel negoziato di pace con i Talebani
Un mezzo della Nato impiegato in Afghanistan – Reuters
Afghanistan Dopo l’ultimo raid Nato nell’Helmand, vittima un bambino, Karzai aveva puntato i piedi sull’Accordo per la permanenza delle truppe americane fino al 2024. E oggi a Kabul arriva il premier pakistano Sharif, uomo chiave nel negoziato di pace con i Talebani
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 30 novembre 2013
Giuliano BattistonKABUL
Nello scontro diplomatico sull’Accordo bilaterale di sicurezza con gli Stati uniti, dal quale dipende la presenza militare americana in Afghanistan dopo il 2014, Hamid Karzai incassa un punto a suo favore. Giovedì sera il presidente afghano ha infatti ricevuto le scuse personali del capo delle truppe americane e Nato in Afghanistan, il generale Joseph Dunford, per il raid della Nato che alcuni giorni fa ha causato la morte di un bambino e il ferimento di due donne, nella provincia meridionale dell’Helmand. Karzai aveva rilasciato una dichiarazione molto dura, sostenendo che quell’attacco «rivela che le forze americane non hanno rispetto per...