Italia
Sex workers prendono parola. «Nessuna da sola»
Battaglie Esclusi dai provvedimenti e stigmatizzati. I lavoratori e le lavoratrici del sesso lanciano una raccolta fondi per sopravvivere nell'emergenza. Ma l'orizzonte è quello di veder riconosciuti i propri diritti.
Manifestazione per i diritti delle sex workers in Francia
Battaglie Esclusi dai provvedimenti e stigmatizzati. I lavoratori e le lavoratrici del sesso lanciano una raccolta fondi per sopravvivere nell'emergenza. Ma l'orizzonte è quello di veder riconosciuti i propri diritti.
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 9 aprile 2020
L’onda che ha travolto la quotidianità del mondo intero ha fatto riemergere, anche nel discorso pubblico dominante, parole preziose come solidarietà, collaborazione, costruzione di reti e di sostegno. Eppure anche dinanzi a questa emergenza sanitaria c’è chi continua a non avere diritto di cittadinanza, tanto è forte lo stigma, il giudizio e la discriminazione. Parliamo delle/i sexworker che, nella stragrande maggioranza dei casi, non hanno grandi risorse né accedono alle misure di tutela e sostegno al reddito che, sotto molteplici forme, ha previsto il Governo. Non solo, se sprovviste di documenti o se persone trans hanno grossi problemi ad accedere...