Visioni
Le sinfonie minimal di Bologna violenta
Note sparse Nicola Manzan con Alessandro Vagnoni alla batteria, non placa il suo sperimentalismo e licenzia il nuovo lavoro lontano dal grindcore a favore di brani dai toni più soffusi
Nicola Manzan e Alessandro Vagnoni
Note sparse Nicola Manzan con Alessandro Vagnoni alla batteria, non placa il suo sperimentalismo e licenzia il nuovo lavoro lontano dal grindcore a favore di brani dai toni più soffusi
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 8 novembre 2017
Nicola Manzan in arte Bologna Violenta, con Alessandro Vagnoni alla batteria, non placa il suo sperimentalismo, trovando anche questa volta l’ardore di superarsi con un disco che ha le sue radici nel prog. Lontano dal grindcore o l’industrial degli altri lavori, la band mette da parte le chitarre elettriche per il violino e una pedaliera per organo. Ne escono dieci brani brevi e minimali, numerati e intitolati Criptomelodia in onore di Demetrio Stratos, che lasciano senza fiato, decisi ed equilibrati.Manzan senza drum machine punta verso il lato oscuro di un’estetica grind umanizzata da sensazioni di straniamento e solitudine. Un disco...