Visioni
Le sonorizzazioni di Letizia Renzini, dall’«Inferno»
Dal cinema muto Un lavoro di suoni, musica e rumori per uno dei titoli primordiali del muto italiano a firma di Francesco Bertolini, Adolfo Padovan e Giuseppe De Liguoro. Il risultato è un autentico tour de force estetico e sensoriale, amplificato dal tumulto allegorico delle immagini e dell'acustica
Da «Inferno» del 1911
Dal cinema muto Un lavoro di suoni, musica e rumori per uno dei titoli primordiali del muto italiano a firma di Francesco Bertolini, Adolfo Padovan e Giuseppe De Liguoro. Il risultato è un autentico tour de force estetico e sensoriale, amplificato dal tumulto allegorico delle immagini e dell'acustica
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 25 settembre 2021
Leonardo ClausiFIRENZE
Nel dedalo di appuntamenti artistici e culturali a celebrare i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, spicca la sonorizzazione che Letizia Renzini effettua dal vivo sulle 54 rutilanti scene dell’Inferno, uno dei titoli primordiali del cinema muto italiano a firma di Francesco Bertolini, Adolfo Padovan e Giuseppe De Liguoro. Per un evento dal pedigree fiorentino tanto inappuntabile, l’esperienza si preannunciava catartica: nel Chiostro Grande della basilica di Santa Croce, dopo la placida immersione nell’equilibrio dello spazio brunelleschiano, salutato da opere di Baccio Bandinelli e Henry Moore, il pubblico accompagna i due poeti (Salvatore Papa interpreta Dante e Arturo Pirovano...