Alias

Le stanze delle meraviglie

Le stanze delle meraviglieDAhn Vo, IMMUR2, dalla collezione di Martin Wong

Mostre Alla Barbican di Londra, la mostra «Magnificent Obsessions», che indaga sulla mania degli artisti di accumulare oggetti. Da Warhol a Hirst fino a Sugimoto e Martin Parr, frammenti e visioni di mondi a confronto

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 28 marzo 2015
Quasi sempre, l’ambizione di possedere il mondo in una stanza, comincia da bambini. Prende l’avvio da quell’ansia di possesso che cerca di esorcizzare la paura dell’abbandono, o meglio, dell’invisibilità in quanto «troppo piccoli». Peter Blake venne «iniziato» dalla madre, che fino ai sette anni ogni venerdì gli portava in dono un soldatino o una sciocchezza qualsiasi. Lo scoppio della guerra interruppe la consuetudine, ma non il suo ricordo che Blake reiterò anno dopo anno, una volta divenuto adulto. Andy Warhol, provenendo da una classe di immigrati che non avevano conosciuto nessuna agiatezza, con la mente rivolta a quel bambino che...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi