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Le stanze segrete del passato futuro. Secondo «Re Cremisi»

Le stanze segrete del passato futuro. Secondo «Re Cremisi»La copertina di «In the Court of the Crimson King»

Anniversari/«In the Court of the Crimson King», esordio per la band di Robert Fripp, compie cinquant’anni. Ma non li dimostra Il disco e il gruppo, attivo ancora oggi, sono considerati i capostipiti del genere noto come progressive rock

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 5 ottobre 2019
Qualcuno ha detto che i classici sono tali perché stendono le proprie idee a fondo nel passato, senza esser passatisti, interpretano il loro presente come se già fosse passata tutta la distanza di sicurezza necessaria per avere sguardo d’insieme, e lanciano sonde nel futuro che non rischiano alcun crash. E aggiungeremmo anche che uno scrittore oggi un po’ dimenticato, ma necessario come il marsigliese Jean Claude Izzo, scrisse una volta che è al futuro che bisogna fare domande. Perché senza futuro, il presente è solo disordine. Quanto appena segnalato vale anche per certe incisioni storiche dal mondo della popular music...

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