Internazionale

Le stragi di Daesh a Beirut negli occhi del piccolo Haidar. Che ha perso tutto

Le stragi di Daesh a Beirut negli occhi  del piccolo Haidar. Che ha perso tuttoHaidar Mustafa in ospedale

Libano Il giornalista e analista politico Moe Ali: «Anche noi desideriamo una vita normale»

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 22 novembre 2015
Il Libano, dieci giorni dopo le bombe umane che hanno devastato Burj el Barajneh, si stringe intorno a un bimbo di tre anni, Haidar Mustafa. Il 12 novembre, quando i kamikaze dell’Isis hanno di nuovo portato la morte tra gli abitanti della periferia sud di Beirut, uccidendone 43, Haidar si è ritrovato solo e ferito gravemente in un letto d’ospedale. I suoi giovani genitori sono stati dilaniati dalle esplosioni, come tanti francesi a Parigi sono stati fatti a pezzi dalle bombe umane e abbattuti da raffiche di mitra. La prima esplosione è avvenuta davanti a una moschea sciita. La seconda,...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi