Politica
Le tappe di una rivoluzione: i sovranisti meglio dell’Ulivo
Elezioni in Umbia Nei voti assoluti la crescita esponenziale del partito di Salvini, il crollo dei grillini e l’isolamento del Pd. L’analisi dei flussi dell'Istituto Cattaneo fotografa il fallimento della nuova alleanza: i voti in fuga dal Movimento 5 Stelle sono finiti a destra
Bianconi, il candidato presidente di Pd e M5S in Umbria, mentre vota domenica scorsa
Elezioni in Umbia Nei voti assoluti la crescita esponenziale del partito di Salvini, il crollo dei grillini e l’isolamento del Pd. L’analisi dei flussi dell'Istituto Cattaneo fotografa il fallimento della nuova alleanza: i voti in fuga dal Movimento 5 Stelle sono finiti a destra
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 29 ottobre 2019
Per trovare un partito capace di raccogliere almeno 180mila voti alle regionali in Umbria – tanti ne ha presi la Lega domenica, contando quelli delle liste civiche della senatrice leghista e candidata presidente Donatella Tesei – bisogna tornare indietro di quasi quindici anni, al 3 aprile del 2005, all’Ulivo e alla «governatrice più amata dagli italiani», come Massimo D’Alema salutò Maria Rita Lorenzetti. A quei tempi la Lega alle regionali umbre nemmeno si presentava e alle politiche in regione (l’anno successivo, 2006) non raccoglieva più di quattromila voti, lo zero virgola. Storie di un’altra era politica e di un’altra Lega....