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Le tappe verso la fiducia, per prassi e Costituzione

Le tappe verso la fiducia, per prassi e Costituzione

Cronologia della crisi Dunque è stato Conte a decidere di andare in Parlamento per cercare i voti, e Mattarella ha preso atto. Niente da eccepire. Il potere della crisi (di governo) non è nelle mani di Mattarella, ma in quelle di Conte. Se non si dimette volontariamente, non Mattarella, ma solo un voto di sfiducia o una questione di fiducia respinta può obbligarlo alle dimissioni

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 16 gennaio 2021
Mercoledì 13 gennaio è stato uno di quei giorni in cui il diritto costituzionale si legge nella cronaca. Mattarella opera una moral suasion su Conte, sollecitando soluzioni rapide. Conte la raccoglie, aprendo a Renzi, e chiudendo ai “responsabili”. Renzi in conferenza stampa respinge la sollecitazione di Mattarella e attacca personalmente Conte. Che a sua volta in serata in Consiglio dei ministri contesta a Italia Viva gravi responsabilità, e accetta le dimissioni delle sue ministre. Annuncia che informerà Mattarella, ma non dice di voler rassegnare le proprie dimissioni. Qui si certifica la morte della coalizione, non del governo, e la crisi...

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