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Le tentazioni tecnocratiche nel vuoto della politica
Emanuele Severino ha dedicato pagine potenti e suggestive alla tecnica come «dominio». Quando da mezzo diventa scopo, la tecnica si fa potere, governa in modo diretto
Emanuele Severino ha dedicato pagine potenti e suggestive alla tecnica come «dominio». Quando da mezzo diventa scopo, la tecnica si fa potere, governa in modo diretto
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 2 febbraio 2022
La rielezione di Sergio Mattarella ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo. Ha quantomeno scongiurato l’eventualità di trovarci con due tecnici, uno a capo dello Stato e l’altro del Governo. L’immagine della politica, in ogni caso, ne esce appannata, offrendo argomenti a chi, dentro e fuori l’Italia, auspica una maggiore presenza tecnica alla guida delle istituzioni. Il settore privato – le grandi aziende, le multinazionali, i detentori di capitale e di rendita – ricorrono da sempre, per condurre i loro affari, a persone altamente specializzate, tecnici e manager appunto. Perché lo Stato non dovrebbe seguirne l’esempio, vista la conclamata...