Cultura
Le trame di una città sospesa tra ragnatele di significato
Scaffale «Napoli sepolta» di Ulrich Van Loyen, per Meltemi. Un reportage etnografico sul culto dei morti
Interni della chiesa di Santa Maria delle anime del Purgatorio ad Arco, nel centro di Napoli
Scaffale «Napoli sepolta» di Ulrich Van Loyen, per Meltemi. Un reportage etnografico sul culto dei morti
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 19 febbraio 2021
Se l’interesse del mondo tedesco per Napoli risale almeno al leggendario Grand Tour, quello più specificamente etnologico forse cominciò con un giovane ricercatore, Thomas Hauschild, e la sua frequentazione con Alfonso Maria di Nola. Incontri molto informali, avvenuti nella trattoria di via Nardones dove il giovedì di Nola aveva l’abitudine di continuare le lezioni a tavola con alcuni dei suoi tanti studenti. Eravamo quasi sempre gli stessi. L’alterità endogena del Meridione rispetto al resto d’Italia attraeva studiosi tedeschi verso quelle intricate dinamiche di potere e magia che si incastravano con lo storico «ritardo» meridionale e, al tempo stesso, rendevano il...