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Le tre stranezze di una via iper presidenzialista
Quirinale Non poche stranezze segnano la tredicesima elezione presidenziale. La prima è la certezza che l’approdo al Quirinale per Draghi rappresenti una promozione, a cui sarebbe impossibile rinunciare. Certo, non c’è […]
– Maurizio Di Loreti
Quirinale Non poche stranezze segnano la tredicesima elezione presidenziale. La prima è la certezza che l’approdo al Quirinale per Draghi rappresenti una promozione, a cui sarebbe impossibile rinunciare. Certo, non c’è […]
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 27 gennaio 2022
Non poche stranezze segnano la tredicesima elezione presidenziale. La prima è la certezza che l’approdo al Quirinale per Draghi rappresenti una promozione, a cui sarebbe impossibile rinunciare. Certo, non c’è dubbio che il prestigio personale assicurato dal ricoprire la carica di Capo dello Stato sia inarrivabile, e comunque di molto superiore a quello promanante dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. Ma si può dire che lo stesso valga in termini di gestione del potere? A leggere la Costituzione italiana, e a osservarne la concreta applicazione, si direbbe proprio di no. Il Presidente del Consiglio è, assieme al governo, il principale...