Europa
Le ultime ore a bordo tra fughe a nuoto e panico
Diciannove giorni senza un porto Lo sbarco dopo l'intervento della procura di Agrigento
Un naufrago della Open Arms tenta di raggiungere a nuoto Lampedusa – Francisco Gentico
Diciannove giorni senza un porto Lo sbarco dopo l'intervento della procura di Agrigento
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 21 agosto 2019
Diciannovesimo giorno bloccati a bordo dell’Open Arms: «La situazione è al limite», aveva avvisato ieri Oscar Camps, fondatore dell’ong catalana. Lunedì notte erano sbarcati in otto (più la moglie di uno di loro) per motivi di salute. I casi più gravi: un uomo con un’aritmia cardiaca e una donna con un deficit visivo più alcuni malati di scabbia. Dalla nave, per giorni, i naufraghi sono scesi con il contagocce per l’ostinazione del Viminale. Chi è rimasto ha sofferto attacchi d’ansia, di panico e disperazione. Anche perché, mentre rimanevano ostaggio di un braccio di ferro politico, assistevano agli sbarchi dei migranti...