Alias Domenica
L’ebreo orientale Roth e l’assimilato Zweig, esilio interiore per due
"L’estate dell’amicizia" di Volker Weidermann, da Neri Pozza Ostenda 1936: uno spaccato della comunità degli scrittori antinazisti espatriati, in un clima vacanziero prima dell’abisso
Ostenda alla metà degli anni trenta
"L’estate dell’amicizia" di Volker Weidermann, da Neri Pozza Ostenda 1936: uno spaccato della comunità degli scrittori antinazisti espatriati, in un clima vacanziero prima dell’abisso
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 2 agosto 2015
Come 1913. L’anno prima della tempesta di Florian Illies (Marsilio 2013), L’estate dell’amicizia di Volker Weidermann, da poco uscito da Neri Pozza nella bella traduzione di Susanne Kolb (pp. 158, euro 15,00) il via da una parentesi temporale: l’estate del 1936. In Germania si parla già della nascita di un «genere narrativo» legato alla ricostruzione romanzata di un determinato contesto culturale, ma Weidermann vuole spingersi oltre l’aneddotica, e ci riesce. Attraverso quella feritoia di tempo, e tenendo in primo piano l’amicizia tra Joseph Roth e Stefan Zweig, si addentra in uno degli ambiti più scottanti della cultura tedesca del Novecento,...