Internazionale
Lee Anne Schmitt: «Ce lo aspettavamo, il problema è l’individualismo»
Nessuno ci può giudicare Una conversazione con la regista californiana in merito allo smantellamento del diritto all'aborto negli Usa, tra storia e strategie di resistenza
Lee Anne Schmit
Nessuno ci può giudicare Una conversazione con la regista californiana in merito allo smantellamento del diritto all'aborto negli Usa, tra storia e strategie di resistenza
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 26 giugno 2022
«Certo che ce lo aspettavamo, è stato progettato e portato avanti da oltre cinquant’anni. Il diritto ha lavorato per rendere più conservatrici le Corti proprio per annullare gran parte della legislazione sui diritti civili e riproduttivi. Quindi sì, era previsto ma è stato comunque devastante». Con queste parole Lee Anne Schmitt, regista cinematografica di base a Los Angeles, racconta le prime reazioni dopo la storica decisione della Corte Suprema che ha smantellato il diritto all’aborto negli Usa. LA CINEASTA, anche professoressa all’università CalArts, è molto legata alla sua terra che riprende per lo più su pellicola per abbracciarne la storia...