Alias
Lee Konitz, sax in alto
Ricordi/Il musicista di Chicago ebbe anche un proficuo rapporto con l’Italia Una carriera lunga tre quarti di secolo che lo ha visto collaborare e duettare con alcuni tra i maggiori musicisti statunitensi ed europei
Lee Konitz
Ricordi/Il musicista di Chicago ebbe anche un proficuo rapporto con l’Italia Una carriera lunga tre quarti di secolo che lo ha visto collaborare e duettare con alcuni tra i maggiori musicisti statunitensi ed europei
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 1 maggio 2020
Il Coronavirus si porta via anche Lee Konitz, da un letto del newyorkese Lenox Hill Hospital, il 16 aprile scorso, lo stesso giorno in cui il virus maledetto, nel reparto dell’Università di Medicina a Oviedo, uccide il grande romanziere cileno Luis Sepúlveda. Konitz, 92enne, tra le pochissime leggende contemporanee, è il jazzman che affronta da quieto riservato protagonista, in tre quarti di secolo di ininterrotta carriera, la fase più intensa della storia musicale afroamericana, inserendosi con il proprio sax alto – che abbandona solo in rarissime occasioni per altri strumenti consimili – nel turbinio di stili che dal 1943 (anno...