Cultura
Leena Saraste, dritto negli occhi, senza distacco
Intervista Parla la fotografa finlandese, ospite alla Biennale Donna di Ferrara, a cura di Angela Madesani. «Sto lavorando sulle mutazioni del paesaggio agricolo, da quando si è smesso di far pascolare il bestiame»
«Il cimitero dei martiri», Beirut, 1980, stampa ai sali d’argento (courtesy Leena Saraste)
Intervista Parla la fotografa finlandese, ospite alla Biennale Donna di Ferrara, a cura di Angela Madesani. «Sto lavorando sulle mutazioni del paesaggio agricolo, da quando si è smesso di far pascolare il bestiame»
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 19 settembre 2020
Un ragazzo serio, occhi bassi, seduto su una sedia in mezzo ad una sala d’ospedale spoglia ha davanti la protesi della sua gamba. L’aria rassegnata, arresa, intorno desolazione e solitudine. Lo scatto in bianco e nero, la gamba di legno, di Leena Saraste, fatto nel campo di Sabra, Beirut, fa parte della serie For Palestine, compiuta fra il 1980 e il 1983. Un racconto duro e struggente dei campi palestinesi in Libano: case distrutte, sventrate, cimiteri dei martiri, donne e bambini disperati fra le rovine di Shatila. Una bambina piccola aggrappata alla spalla del padre che la trattiene con la...