Politica

Legge elettorale, il grande freno renziano

Legge elettorale, il grande freno renzianoDario Franceschini e Andrea Orlando

La camera tiene la riforma nel calendario di settembre, ma non c'è né un testo né un accordo. Il segretario Pd punta a conservare i due sistemi ritagliati dalla Corte costituzionale (che non potrà intervenire di nuovo prima del voto). Nel frattempo nel partito si salda l'intesa tra Franceschini e Orlando per introdurre il premio di coalizione. In attesa di un rovescio del leader in Sicilia, che nel caso arriverà troppo tardi

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 14 settembre 2017
Non c’è alcun accordo sulla legge elettorale e la decisione della camera, ieri, di confermare l’esame del testo in aula entro la fine del mese è fumo negli occhi. Anche perché non c’è alcun testo. La mossa serve soprattutto per dare un segno di vita e resistere alla tentazione di spostare tutto al senato, dove non ci sono voti segreti come quello che a giugno ha fatto naufragare l’intesa sul sistema tedesco rivisitato. La formula con cui la conferenza dei capigruppo ha voluto tenere la legge nel calendario di settembre – «ove concluso l’esame in commissione» – è appena un...

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