Politica

Legge elettorale, quei paletti della Corte che la politica non vede

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Commento Rappresentanza e governabilità non stanno sullo stesso piano costituzionale. La democrazia non si baratta con la stabilità

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 18 gennaio 2014
È la sentenza che ci si poteva aspettare. Rimarranno delusi tutti quelli che puntavano a far scrivere la nuova legge elettorale dal giudice costituzionale, ma anche chi confidava su una pronuncia facilmente archiviabile in sede politica. Era prevedibile che la motivazione si attenesse strettamente a quanto richiesto dalla Cassazione. Un modo per evitare impropri sconfinamenti nella sfera riservata al legislatore che avrebbe attirato sulla Corte non infondate critiche di supplenza. Un modo anche per superare non facili obiezioni sia sul punto dell’ammissibilità sia nel merito delle illegittimità costituzionali di cui è piena la legge 270. Non può dirsi, dunque, che...

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