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Legge Obiettivo, la storia di un fallimento

Legge Obiettivo, la storia di un fallimentoRaffaele Cantone – Lapresse

Grandi opere Soppressa la norma definita da Cantone «criminogena». Ma restano pericolose «semplificazioni»

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 6 ottobre 2015
Dal ministero delle Infrastrutture giunge una notizia di un certo rilievo, anche se in qualche modo attesa: l’abrogazione della legge Obiettivo sulle grandi opere. Nell’emendamento governativo al Codice degli appalti che inizia l’iter alla Camera, dopo l’approvazione del Senato, si inserisce un comma che dispone «la soppressione della Legge 443/2001», per l’appunto la famigerata norma suddetta; uno dei capisaldi delle politiche berlusconiane. L’atto era piuttosto scontato, specie dopo che Raffaele Cantone aveva definito la stessa legge Obiettivo «criminogena»; e dopo l’inchiesta della Procura di Firenze – avviatasi con l’indagine sullo strampalato sottoattraversamento ferroviario del suo centro storico – che ne...

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