Internazionale
Legionari romani in Cina
Storie Tra evidenze scientifiche e studi di autorevoli sinologi, finte rovine ricostruite nel deserto del Gobi a beneficio dei visitatori ed esami del Dna sulle popolazioni locali, prende definitivamente quota la «romanità» dell’antica città di Liqian
Finte rovine e finti centurioni nell'antica Liqian, nell'odierno Gansu
Storie Tra evidenze scientifiche e studi di autorevoli sinologi, finte rovine ricostruite nel deserto del Gobi a beneficio dei visitatori ed esami del Dna sulle popolazioni locali, prende definitivamente quota la «romanità» dell’antica città di Liqian
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 19 dicembre 2015
Nel 36 a.C., il generale cinese Ch’en T’ang cinse d’assedio la fortezza di Chihchih (Zhizhi), caposaldo orientale dei domini di Jzh-jzh, Shan-yü (re-imperatore) degli Hsiung-nu (Unni), ai confini dell’Impero cinese. Le cronache cinesi raccontano che durante una delle sortite dei difensori della fortezza un drappello di circa 150 soldati si era disposto nella formazione da battaglia «a squame di pesce» (lín). Dopo la conquista della fortezza, Ch’en T’ang, che aveva forzato gli ordini dell’Imperatore falsificandone un decreto per iniziare quella campagna bellica, aveva esibito all’ imperatore e alla corte imperiale, a dimostrazione del suo successo, una serie di tavole dipinte...