Internazionale
L’Egitto dice ancora no alle richieste di Roma
Caso Regeni La commissione trilaterale del parlamento del Cairo rifiuta di consegnare i materiali di inchiesta perché così violerebbe la Costituzione. Poi propone di invitare nel paese i genitori di Giulio. Ancora prolungate le detenzioni dei due avvocati Abdallah e Adly
La campagna di Amnesty "Verità per Giulio Regeni" – LaPresse
Caso Regeni La commissione trilaterale del parlamento del Cairo rifiuta di consegnare i materiali di inchiesta perché così violerebbe la Costituzione. Poi propone di invitare nel paese i genitori di Giulio. Ancora prolungate le detenzioni dei due avvocati Abdallah e Adly
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 21 luglio 2016
La prima concreta reazione egiziana alla sospensione (decisa dal parlamento italiano a fine giugno) della fornitura gratuita dei pezzi di ricambio per gli F16 è arrivata martedì sera. Più che una risposta è un’altra chiusura: la commissione Esteri del parlamento del Cairo, impegnata sul caso Regeni, ha negato di nuovo alla Procura di Roma la consegna di materiali relativi all’inchiesta in corso. La giustificazione è la stessa addotta in passato: le richieste italiane sono «incostituzionali». Secondo Tarek al Kholi, segretario della commissione, gli investigatori italiani avrebbero chiesto tabulati telefonici, immagini delle telecamere presenti nei luoghi della scomparsa e del ritrovamento...