Internazionale

Leila, simbolo del dolore di Gaza

Leila, simbolo del dolore di Gaza

Gaza I genitori di Leila Ghandur, la bimba di otto mesi soffocata lunedì dai gas lacrimogeni, negano di aver portato la figlia sotto le barriere con Israele. Ieri, giorno della Nakba, altri due palestinesi uccisi dall'esercito israeliano mentre Gaza piange ancora le 60 vittime della strage di lunedì

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 16 maggio 2018
Il dolore muto di Anwar Ghandur contrasta con il clamore e lo sdegno che ha ‎suscitato nel mondo la morte della figlioletta di otto mesi, Leila, soffocata lunedì ‎dai gas lacrimogeni lanciati dai soldati israeliani. Sotto la tenda del lutto nel ‎quartiere di Zeitun, a Gaza city, siedono parenti e amici. Si alzano tutti in piedi per ‎stringere la mano a chi porta vicinanza e condoglianze. Un ragazzo serve ai ‎presenti caffè amaro. Anwar ha 27 anni e il volto di un adolescente. Sua moglie ‎Maryam ne ha appena 19. ‎«È stato un colpo duro, per me e soprattutto per...

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