Cultura
Leïla Slimani, conflitti irrimediabili all’appuntamento con la grande Storia
L'intervista Parla la scrittrice franco-marocchina di cui La nave di Teseo pubblica «Il paese degli altri». Mathilde e Amin si innamorano e si trasferiscono a Meknes. Siamo nel 1944 e la disillusione è alle porte. «La colonizzazione è stata una enorme impresa di scompenso sessuale, violenza sui corpi delle donne»
Un’opera di Mary Sybande
L'intervista Parla la scrittrice franco-marocchina di cui La nave di Teseo pubblica «Il paese degli altri». Mathilde e Amin si innamorano e si trasferiscono a Meknes. Siamo nel 1944 e la disillusione è alle porte. «La colonizzazione è stata una enorme impresa di scompenso sessuale, violenza sui corpi delle donne»
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 6 ottobre 2020
La guerra la guerra la guerra è il titolo del primo tomo de Il paese degli altri, trilogia ad opera dell’autrice franco-marocchina Leïla Slimani pubblicata da La nave di Teseo nella traduzione di Anna d’Elia. Nel romanzo il titolo del volume fa capolino nelle parole di Selma, bellissima sorella minore del protagonista, la quale fa il verso a Rossella-Scarlett O’Hara di Via col vento. Entrambe, con strafottenza schernita, si lamentano del bellicismo esasperato che caratterizzerebbe il genere maschile. Come nel romanzo di Margaret Mitchell la guerra di secessione americana troneggiava indiscussa nella storia, così gli scontri in seno al Protettorato...