lido di Ostia 1989 foto di Claudio Proietti/archivio manifesto
Cultura
L’elefante sulla spiaggia
Narrative La sabbia, le impronte e un misterioso marinaio che non aveva né polpaccio né caviglia. Un ricordo suggerito dalle immagini d’autore del nostro archivio. Un racconto di Valeria Parrella
Pubblicato 3 mesi faEdizione del 18 agosto 2024
Andava un omone grosso e abbronzato, con una gamba d’elefante. Era proprio una gamba d’elefante, tozza, come un tronco, senza nulla che sembrasse gamba a scendere giù dalla coscia. Niente polpaccio, niente caviglia, nessun piede. Noi guardavamo senza guardare, come ci avevano insegnato a fare le mamme di fronte alle cose che assieme ci inorridivano e facevano curiosità. Andava per la spiaggia, al tramonto, come a voler tornare verso il paese e, dopo che era passato, ci giravamo e la guardavamo bene, quella gamba d’elefante, lui enorme, sopra, come in una storia di Conrad, e lì sotto senza tallone, senza...