Visioni
L’eleganza alessandrina tra una Porsche e un Martini Dry
Icone Volto amato dei blockbuster anni Settanta, Omar Sharif incarna l'immagine dea di un cinema glamour fuori dal tempo
Icone Volto amato dei blockbuster anni Settanta, Omar Sharif incarna l'immagine dea di un cinema glamour fuori dal tempo
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 11 luglio 2015
Fra i volti che popolavano i blockbuster degli anni Settanta, quello di Omar Sharif era uno dei più amati. Lo si trovava sovente in compagnia di pendagli da forca come Telly Savalas o Harry Andrews. Lui, emissario dell’eleganza alessandrina, era affiancato dalla truppa degli apolidi inglesi (Anthony Quayle, Tom Courtenay e, ovviamente, Peter O’Toole), migranti fra coproduzioni improbabili organizzate tra Europa e vecchia Hollywood. Sharif portava con sé il vento di terre lontane, un’idea di (medio)oriente facile da immaginare come incastonata fra un Martini Dry, una corsa in Porsche in Costa Azzurra e una mistero da sciogliere...