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L’emancipazione dal perdurante dolore
Il dolore, scrive Remo Cantoni (1914-1978), «tende a creare fenomeni di isolamento, esclusione e separazione. Fra l’io e il mondo esterno sorge disarmonia, scissione. La realtà non pare più il […]
Il dolore, scrive Remo Cantoni (1914-1978), «tende a creare fenomeni di isolamento, esclusione e separazione. Fra l’io e il mondo esterno sorge disarmonia, scissione. La realtà non pare più il […]
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 27 dicembre 2019
Il dolore, scrive Remo Cantoni (1914-1978), «tende a creare fenomeni di isolamento, esclusione e separazione. Fra l’io e il mondo esterno sorge disarmonia, scissione. La realtà non pare più il teatro della libera iniziativa umana, ma piuttosto una potenza ostile e minacciosa». Chi è preda del dolore perde la misura che gli consente il controllo d’una situazione, la prudenza che gli permette di evitare e superare ostacoli. Compressa nel dolore la vita interiore, continua Cantoni, si blocca in un «contrasto di forze che non raggiungono il loro equilibrio e la loro pacifica convivenza. Come un prigioniero in una buia cella,...