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Ritratti Un incontro nella sua casa colonica in Val d'Aso con Luigi Serafini, l'artista che inventò il Codex, un atlante allucinato e surreale
Codex Seraphinianus
Ritratti Un incontro nella sua casa colonica in Val d'Aso con Luigi Serafini, l'artista che inventò il Codex, un atlante allucinato e surreale
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 23 settembre 2014
La residenza estiva di Luigi Serafini sta in alto, sulle colline della Val d’Aso, si raggiunge seguendo una stradina sterrata tortuosa. È una casa colonica con un grande giardino panoramico a semicerchio: da qui si vede in lontananza l’autostrada dove corrono le auto del rientro, il paese di Pedaso e l’Adriatico, la notte il movimento è fatto di schizzi di luci, riverberi, lampi luminosi. L’hanno sempre chiamata «L’uccellaccio», spiega Daniela, la sua compagna, per via della presenza di insidiosi falchetti, civette, fagiani, e anche di picchi maldestri che hanno bucherellato di recente le persiane. Il giovane inquieto ed errabondo che...