Politica

Lente e ‘atomizzate’: le inchieste di Arezzo su Etruria

Lente e ‘atomizzate’: le inchieste di Arezzo su EtruriaLa sede centrale di Banca Etruria

Giustizia e ingiustizie Per la truffa delle sub-obbligazioni vendute ai clienti "di sportello", con basso profilo di rischio, già a processo i soli impiegati. Eppure già nel maggio 2016 la procura, a parole, puntava l'indice contro i vertici della banca. Nei confronti dei quali, compreso Boschi senior, si continua ad andare con i piedi di piombo: già richiesta una ulteriore proroga delle indagini.

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 5 dicembre 2017
La pratica delle inchieste “atomizzate” non è certo nuova: fra i magistrati della pubblica accusa c’è da molto tempo una “franca discussione”, in privato, su un meccanismo formalmente legittimo ma che finisce, spesso a causa delle decisioni di questo o quel giudice (ad esempio sulla competenza territoriale), per smembrare indagini anche molto delicate. Nel caso della procura di Arezzo invece quello che colpisce è l’atomizzazione di partenza: perché la tranche di indagine che riguarda la vendita nel 2013 di sub-obbligazioni alla clientela di sportello, quella ricordata dal quotidiano “La Verità” e che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di...

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