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L’entropia dei destini appesi

L’entropia dei destini appesi

Direzione Pd Renzi assorbì dentro di sé la crisi del Pd, e come una matrioska tutte le crisi «di sistema». Ora che cade tutte le linee di crisi che aveva ricondotte a sé si dispiegano, come e peggio di allora. Sognare un Pd rigenerato dalla sconfitta di Renzi è follia almeno pari alla sua

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 14 febbraio 2017
Entropia: «Variabile termodinamica di stato, interpretabile come misura del disordine di un sistema» (Diz. Sabbatini Coletti). Viviamo una fase di entropia. Lo dimostra lo spettacolo offerto dal Pd in via Alibert a Roma, con la dinamica centrifuga del suo quadro dirigente, l’aggrovigliarsi dei linguaggi e il destino del governo appeso a un Segretario (accerchiato) che lo regge come la corda regge l’impiccato. Né sembra meno destrutturato il quadro sugli altri due versanti del nostro tripolarismo: M5S e Centro-destra. Entropia, dunque. E quando si è all’interno di un processo entropico, la cosa peggiore che si possa fare è ragionare come se...

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