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Leopardi, lo splendore verbale nel commento di Blasucci

Leopardi, lo splendore verbale nel commento di BlasucciCamille Corot, Il Colosseo visto dagli Orti farnesiani, part., marzo 1826, Parigi, Musée du Louvre

Classici italiani Discrezione, concretezza, rispetto della storia dell’esegesi... Con il primo volume dei Canti, curato per la «Fondazione Bembo», Luigi Blasucci corona il lavoro di una vita. In primo piano è sempre la realtà verbale del poeta: spiegare Leopardi con Leopardi

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 22 dicembre 2019
Mentre si chiude il 2019 – con le sue celebrazioni per i duecento anni dell’Infinito – il gran laboratorio degli studi leopardiani è sempre operoso. Il decano degli studiosi di Leopardi, Luigi Blasucci, ha pubblicato solo l’anno scorso un libro intitolato Commentare Leopardi. Con tre applicazioni (Edizioni della Normale, 2018). Era, quel libro, il miglior viatico alla comparsa, adesso, della prima parte di una fatica promessa molti anni fa a Gianfranco Contini, l’antico committente: Canti volume primo (Fondazione Pietro Bembo – Ugo Guanda Editore, pp. 470, € 40,00), che raccoglie e annota le prime diciotto liriche del libro leopardiano, interrompendosi...

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