Alias Domenica
Leopardi, un pensiero in movimento che dà i calci sugli stinchi
Da Mengaldo (Com’è la poesia, Carocci) a D’Intino e Natale (Caroccci, Quodlibet) a Rensi e Tilgher (riproposti da Aragno), un ventaglio di saggi vecchi e nuovi sul poeta della Ginestra: più che mai necessario
Pietro Tenerani, Psiche svenuta, pre 1838, San Pietroburo, Ermitage
Da Mengaldo (Com’è la poesia, Carocci) a D’Intino e Natale (Caroccci, Quodlibet) a Rensi e Tilgher (riproposti da Aragno), un ventaglio di saggi vecchi e nuovi sul poeta della Ginestra: più che mai necessario
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 17 marzo 2019
Occorre giungere alla fine del libro breve e denso intitolato Com’è la poesia (Carocci, pp. 134, € 12,00) per leggerlo: all’editore che aveva proposto di scrivere Che cos’è la poesia, Pier Vincenzo Mengaldo ha pensato di rispondere con i ferri del mestiere vecchi e nuovi, declinando l’invito ad assumere compito da filosofo e rimanendo al compito di filologo, scegliendo «l’illustrazione di alcuni fenomeni tipici della poesia e dunque di alcuni aspetti del suo funzionamento», lasciando che la definizione arrivasse da una schedatura ad ampio raggio, che va molto oltre il paesaggio italiano, con esempi tolti dalla poesia europea e non...