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L’epidemia si sconfigge sul territorio, non in ospedale
Rischio seconda ondata Il rischio della seconda ondata divide l’opinione pubblica tra pessimisti e ottimisti. Ma ci si affida alla speranza quando le istituzioni sono assenti
Medici di base – LaPresse
Rischio seconda ondata Il rischio della seconda ondata divide l’opinione pubblica tra pessimisti e ottimisti. Ma ci si affida alla speranza quando le istituzioni sono assenti
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 7 ottobre 2020
L’attesa per i decreti governativi ruota ormai intorno al quesito «nuovo lockdown o no?». L’opinione pubblica si divide. Da un lato si chiede attenzione per la traballante situazione epidemiologica. Dall’altro si teme l’effetto depressivo di nuove chiusure su un’economia altrettanto traballante e su noi stessi. Anche media ed esperti tornano a dividersi: tra pessimisti e speranzosi. In questo contesto, la qualità del governo sembra dipendere esclusivamente dal tempismo delle decisioni e dal giusto mix di prudenza e audacia. Come se il contagio e le sue ricadute sui servizi sanitari fossero ineluttabili e si potesse solo rinviare l’impatto o rassegnarvisi. Ma...