Italia
Per la prevenzione servono persone più che app, intervista all’epidemiologa Salmaso
Verso la fase 2 «Manca un piano operativo strutturato e ufficiale che metta in grado i dipartimenti di prevenzione di lavorare sul territorio per identificare e isolare tempestivamente le nuove infezioni da Sars-Cov-2 e interrompere il più possibile la catena dei contagi»
Primi test sierologici all'ospedale di Alzano Lombardo; in basso Stefania Salmaso – Ap
Verso la fase 2 «Manca un piano operativo strutturato e ufficiale che metta in grado i dipartimenti di prevenzione di lavorare sul territorio per identificare e isolare tempestivamente le nuove infezioni da Sars-Cov-2 e interrompere il più possibile la catena dei contagi»
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 24 aprile 2020
Stefania Salmaso ha diretto il Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (Cnesps) dell’Istituto Superiore di Sanità dal 2004 al 2015, il dipartimento dell’Iss che oggi avrebbe dovuto guidare l’azione del governo contro l’emergenza. Alla fine del 2015, dopo il riordino dell’ente gestito dall’allora direttore Walter Ricciardi, il Cnesps è stato smantellato e Salmaso ha lasciato l’Iss. La sua attività non si è però fermata e Salmaso continua a lavorare come “esperto indipendente”, in cui “indipendente” conta forse più di “esperto”: come scrive di se stessa, non ha mai accettato sponsorizzazioni da case farmaceutiche né per le sue...